Forniture e progetti fantasma, così la Regione (targata Solinas) ha bruciato 1 milione di euro

L'ex presidente Christian Solinas ha salutato villa Devoto oltre un anno fa, eppure in Regione l'onda lunga della giunta a trazione sardo-leghista si fa ancora sentire. Pesantemente. Ne sanno qualcosa ai piani alti della Conservatoria delle coste, l'agenzia regionale che si occupa di tutelare e valorizzare i litorali isolani. Quando nel luglio scorso Maria Elena Dessì viene nominata nuova direttrice esecutiva, sulla scrivania trova il classico vaso di Pandora. All'interno, centinaia di atti firmati dal predecessore Giovanni Piero Sanna, nominato nel 2020 dall'allora presidente Solinas. Le carte, ottenute in esclusiva da Indip, restituiscono pagina dopo una pagina un quadro a tinte fosche, tra presunti furti di identità, contributi a pioggia assegnati con affidamento diretto ad associazioni fantasma per eventi – nella maggior parte dei casi – mai organizzati. Una parte dei denari è finita perfino nei conti correnti di alcuni sodalizi direttamente riconducibili all'ex direttore Sanna e a una sua parente stretta. Il conto finale, a spanne, fa venire i brividi: complessivamente, dalle casse dell'agenzia hanno preso il volo all'incirca 2,5 milioni di euro