Dalla passione per il cucito alla «formazione academica», il capitolo finale sulle perle
nei curricula dei candidati alla Regionali

Con la chiusura della campagna elettorale e l’avvicinarsi del voto, gli oltre 1.400 candidati cominciano a tirare il fiato, a sentirsi sollevati per il ruolo ricoperto. Tra allegre comparsate, faticose o meritorie ricerche del voto ma anche chiacchiericcio prolisso, saranno premiati in non più di 60. Con tutta probabilità il riconoscimento andrà a chi si sarà speso maggiormente, forse anche con sprezzo del ridicolo. Alle volte vedi l’imponderabile... Per lo più la spunteranno coloro che fin dall’inizio sono partiti avvantaggiati. I cosiddetti politici di professione. Il bagaglio di esperienze, o di clientele, ha sempre aiutato. Una campagna elettorale che non sarà facile scordare, forse una delle peggiori in assoluto. Per informazione, confronto, trasparenza, disciplina. E un uso distorto dei sondaggi. Ma anche in barba alla legge, forse sapendo di farla franca. Sull’efficacia della campagna elettorale delle diverse formazioni politiche sono in molti a dubitare, tanto che per lunedì prevedono una diserzione dai seggi. Monstre. Staremo a vedere. Con la terza e ultima puntata Indip ritorna sulle liste finora mancanti, le ultime nove: dal Partito democratico a Forza Italia, dal M5s e fino al Psd’Az. E naturalmente sui curricula dei candidati. Alcune perle sono proprio imperdibili: non vogliateci male