Da Kiev a Cagliari, «viva grazie ai criminali arrestati da mio marito poliziotto»
La storia di Sofia, una donna ucraina arrivata in Sardegna il 12 marzo con due bambine e la sorella disabile. La fuga in quattro tappe dai bombardamenti di Černihiv con il supporto di alcuni esponenti della malavita locale che il marito, poliziotto, aveva arrestato tempo prima. «Aiutate la mia famiglia a lasciare l'Ucraina». E così è stato. In auto fino a Kiev, poi la tappa in Polonia, il nuovo viaggio per giungere a Milano e infine l'arrivo nel sud della Sardegna, dove la aspettava un'amica di famiglia