Bye bye all’economia circolare dei rifiuti
Olbia rinuncia a 10 milioni di euro del Pnrr

Nella città felice - Ολβιος/Olbiòs in greco significa appunto "felice", da qui l'appellativo - capita sempre qualcosa di straordinario nel senso letterale del termine, cioè che sfugge all'ordinario: il comune vince un bando Pnrr – il Piano nazionale di ripresa e resilienza - importante e ottiene dieci milioni di euro, il massimo finanziamento disponibile, ma vi rinuncia perché il cofinanziamento è troppo esoso per le casse pubbliche. Come se l'amministrazione comunale non conoscesse fin dal principio il costo totale dell'investimento. La storia è quantomeno particolare, perché il progetto avrebbe portato alla realizzazione di un'infrastruttura potenzialmente strategica a livello regionale. Stiamo parlando di un impianto per la raccolta e il recupero dei Pap, i prodotti assorbenti per la persona: pannolini per bambini, assorbenti igienici, panni assorbenti per anziani che, grazie a questi impianti di nuova generazione (e alle nuove normative), possono essere recuperati e trasformati in materie prime. Al momento, non esiste in Sardegna un impianto del genere: il Pnrr ne ha finanziati almeno tre nell'Isola e uno di questi era quello olbiese (che non si farà). Tali impianti servono ad aumentare la percentuale della raccolta differenziata e a impedire che i Pap finiscano negli inceneritori o nelle discariche (abusive e no), diventando così una risorsa utile all'ambiente e alle casse pubbliche