«Prima i soldi, poi la merce». Mai arrivata Così la Regione ha perso 400mila euro
L'otto aprile 2020, in piena emergenza Covid, la Protezione civile regionale guidata da Antonio Pasquale Belloi firma un contratto per l'acquisto di trenta respiratori polmonari. Per assicurarsi la fornitura – valore complessivo: 750mila euro oltre Iva e spese di spedizione - versa sull'unghia un anticipo di 375mila euro. Il resto va pagato alla consegna, prevista entro il 26 aprile. A fare da intermediario – tra gli altri - è un commercialista siciliano, che mette subito le cose in chiaro: per chiudere l'affare pretende e ottiene un anticipo del 50 per cento sul totale dell'ordine e non è disposto a sottoscrivere alcuna fideiussione. Lo strumento, cioè, che permetterebbe alla Regione di recuperare i denari anticipati sulla fiducia nel caso in cui il contratto non venisse rispettato. E infatti che succede? I macchinari non sono mai arrivati, l'intermediario si trincera dietro il «no comment» e la società francese che ha incassato l'anticipo è in liquidazione. La vicenda è stata segnalata all'Autorità anticorruzione e la Procura di Cagliari ha avviato un'indagine, mentre la Regione ha contattato uno studio legale marsigliese per tentare di recuperare i denari. Che difficilmente, però, torneranno nelle casse pubbliche