«I soldi ci sono, la cultura d’impresa no. Il male della Sardegna è l’assistenzialismo»
Laureata alla Bocconi e subito assunta in Ibm, dopo aver collaborato con il governo colombiano come consulente per le imprese la desulese Paola Locci è tornata in Sardegna. In vista dei milioni di euro che arriveranno grazie al Piano nazionale di ripresa e resilienza, traccia un quadro desolante del tessuto economico e imprenditoriale isolano e mette in guardia: «Basta con i bandifici. La pubblica amministrazione assegna fondi secondo meri formalismi anziché sulla base delle potenzialità dei progetti. Se vogliamo spendere bene i fondi del Pnrr, dobbiamo incentivare le imprese a stare sul mercato. Con scelte che possono anche essere dolorose»