E a Lula bussò, dove c’era il silenzio il cacciatore di onde gravitazionali
Nel 1916 Albert Einstein ipotizzò l’esistenza delle onde gravitazionali. Oltre 100 anni dopo, per intercettarle ecco l’Einstein Telescope (ET), iniziativa di grande valore scientifico che potrebbe approdare a Lula, nella miniera di Sos Enattos. Il punto di forza? È uno dei luoghi più silenziosi al mondo, condizione imprescindibile per le ricerche di questa natura. Al centro dell’approfondimento di Indip il funzionamento del dispositivo - spiegato dai responsabili del progetto - con cui gli scienziati andranno a caccia delle distorsioni dello spazio-tempo e le ricadute economiche che, al di là dei proclami, è lecito aspettarsi dalla sua realizzazione. Appare certa la creazione di un istituto di ricerca per la gestione della struttura e di scuole di specializzazione. «Un milieu scientifico su cui innestare un nuovo e promettente modello di sviluppo basato sulla conoscenza», spiega l'economista dell'Università di Sassari Luca Deidda nello studio che ha dedicato alle ricadute del progetto. Ne sono consapevoli i sindaci del territorio, ragion per cui hanno sposato - per primi - l’iniziativa. Lula non è però l'unica candidata ad ospitare l'ET: in lizza c'è anche la regione del Limburgo, tra Olanda e Belgio