“Deu ci seu”, 20mila cuori rossoblù oltre il Tirreno: quando una partita di calcio diventò la battaglia di un popolo
Non è solo una partita. Deu ci seu, Il docufilm scritto da Michele Badas, Michele De Murtas e Nicolò Falchi, racconta la febbre che colpì la Sardegna nel giugno del 1997, l’impulso incontrollabile che portò più di 20mila tifosi ad affrontare il mare per sostenere il Cagliari nello spareggio salvezza contro il Piacenza in quel di Napoli. L’esodo dimostra che i collegamenti con la penisola non bastano, anzi sono degli ostacoli. Ciò nonostante, una marea rossoblù si riversa nello stadio San Paolo, oggi intitolato a Diego Armando Maradona, e lascia ammutoliti i tifosi piacentini: per i sardi, quella partita è più importante di una finale di Coppa Uefa. Nel film le immagini delle azioni di gioco si intrecciano con un altro match: quello che si gioca tra un’isola depotenziata e lo Stato italiano che non riconosce le difficoltà legate all’insularità. Le interviste a chi ha vissuto la trasferta, le fotografie e i filmati dell’epoca raccolti in Deu ci seu mostrano che quella partita non è solo un evento calcistico: è un avvenimento che svela una volta per tutte i problemi che affrontano i sardi. Il 25 agosto appuntamento a Sarroch: alle 21 proiezione e dialogo con i registi alla Marina di Perd'e Sali