Dal Poetto alla Costa Smeralda, concessioni balneari a prezzi stracciati Così lo Stato continua a svendere il territorio
Ai privati i milioni, allo Stato le briciole. Una serie di documenti riservati ottenuti in esclusiva da Indip permette per la prima volta di disegnare il quadro completo delle concessioni demaniali in Sardegna. Si scopre così che nel 2020 i chioschetti del Poetto, la spiaggia di Cagliari, hanno pagato un canone annuo di 726 euro a fronte di introiti per centinaia di migliaia di euro. Non va meglio a Porto Cervo, con le società della Smeralda holding – in mano al fondo sovrano del Qatar, proprietario della Costa Smeralda - che tre anni fa hanno versato allo Stato appena mezzo milione di euro per una lunga serie di concessioni demaniali. A partire dal porto, dove un posto barca può arrivare a costare ben oltre i 250mila euro. Per quattro mesi. Con l'incremento dei canoni deciso pochi giorni fa dal Ministero delle Infrastrutture, nel 2023 il conto salirà a 750mila euro. Briciole, appunto. Senza contare i canoni ridicoli pagati da plurimiliardari come Abramovich e Berlusconi. Vista la mole di materiale in possesso di Indip, questa è la prima puntata di un'articolata inchiesta che pubblicheremo nelle prossime settimane