Asl di Cagliari nel caos: tra magazzini vuoti e gare d’appalto bloccate l’assistenza domiciliare diventa un miraggio
Le cure domiciliari nell’Azienda socio sanitaria locale (Asl) di Cagliari sono un miraggio. Pazienti e documenti interni raccontano la disorganizzazione dell’assistenza domiciliare nel territorio cagliaritano: gli uffici non rispondono alle richieste degli assistiti, i magazzini segnalano difficoltà di approvvigionamento e i pacchi di medicamenti destinati ai pazienti arrivano incompleti. L’azienda sanitaria cagliaritana non può interrompere l’erogazione dei farmaci a domicilio: il servizio è parte dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e per legge non può essere sospeso, quindi affida temporaneamente il servizio a ditte esterne. Mentre le raccomandazioni ministeriali allargano la platea di pazienti da assistere a domicilio, l’Asl 8 stanzia sempre meno fondi per coprire i costi delle consegne dei farmaci ai pazienti. Inoltre, Indip ha rilevato anche a Cagliari gli stessi problemi segnalati da altre aziende sanitarie della Sardegna riguardo la consegna di panni e traverse assorbenti: i magazzini regionali sono vuoti, l’Asl 8 deve arrangiarsi per trovare tali prodotti ma l’aumento dei costi è inevitabile perché le forniture sono più piccole rispetto a quelle regionali. L’assistenza domiciliare dovrebbe migliorare la vita del paziente e diminuire la pressione sulle strutture sanitarie. Invece, per l’Asl di Cagliari il servizio è gestito come un peso che appare insostenibile. Così anziché migliorare, la qualità della vita dei pazienti peggiora