Nel tentativo di mettere in piedi un traffico di cocaina in cambio di marijuana, due broker albanesi si rivolgono a un allevatore sardo che lavora in Toscana e ha numerosi contatti sull’isola. Il partner perfetto per l’operazione sembra essere un trafficante con esperienza ventennale nel settore, che dal Medio Campidano ha intrattenuto longevi rapporti con la ‘ndrangheta. Cagliari diventa protagonista degli incontri tra il sardo e gli albanesi, anche se fin dall’inizio sorgono degli attriti tra le due fazioni. Rimane centrale il ruolo del sardo trapiantato in Toscana e della sua azienda, nella quale i narcotrafficanti hanno trovato un rifugio per discutere di affari e intessere nuove amicizie. Soltanto l’arresto apparentemente casuale dell’albanese, a novembre del 2020, interromperà il traffico della banda, che tuttavia viene lasciata libera di agire ancora per un anno. L’azienda toscana continua a essere monitorata e con essa anche tutti gli uomini che la frequentano