Alberghi di lusso, ville a due passi dal mare e complessi turistici costruiti su terreni gravati da uso civico - e dunque appartenenti alla collettività – ceduti dal Comune di Villasimius ai privati nei primi anni '60. Tra i beneficiari: società anonime – ancora per poco - con sede in Liechtenstein e Svizzera, istituti di credito, immobiliari del nord Italia e perfino il Vaticano. Piccolo problema: le terre collettive non possono essere vendute, né usucapite. E dunque, per legge, quelle transazioni sono nulle. Per la giunta comunale gli usi civici non esistono più. Regione e ambientalisti la pensano un poco diversamente. E adesso a dirimere la questione sarà un giudice